Adattato da articolo pubblicato il 08.04.2009 su RIMINI DONNA, RD Editore da Rimini Comunicazione srl. scritto dal Dr. Andrea Ronconi Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo. Titolo originale: "la prima volta delle Ragazze"
Con la pubertà l’aumento degli estrogeni determina la crescita dei seni e dei peli pubici che sono le prime manifestazioni visibili di questo delicato momento dello sviluppo e che vanno a completarsi nell’adolescenza.
La prima mestruazione (menarca) conferma la propria femminilità e l’inizio dell’età fertile. La maggior parte delle giovanissime sono molto attente ai cambiamenti emotivi e fisici che caratterizzano questo periodo della loro crescita.
Possono manifestarsi oscillazioni dell’umore, dovute sia alle modificazioni ormonali che alla gestione delle conseguenze relazionali legate ai cambiamenti somatici.
Chi sviluppa prima delle coetanee può andare incontro a qualche disagio poiché, apparendo esteticamente più matura, faciliterebbe negli altri aspettative sociali troppo elevate rispetto a quelle che sono realmente in grado di fronteggiare.
Anche l’essere guardate con malizia dai ragazzi più grandi può creare emozioni che non si è ancora capaci di gestire al meglio.
La seconda metà dell’adolescenza dai 15 ai 19 anni coincide con la frequentazione della scuola superiore. In questo periodo se fisicamente lo sviluppo dei genitali è raggiunto, non si può dire la stessa cosa per la maturazione psicosociale: i conflitti di separazione e le spinte all’indipendenza dai modelli genitoriali per ritagliarsi la propria identità possono diventare più aspri.
Questo periodo, nella maggior parte delle ragazze, è caratterizzato da una serie di esperienze relazionali e sentimentali di breve o brevissima durata. La sperimentazione di questi primi approcci, come fare l’esperienza di lasciare ed essere lasciate, possono essere delle opportunità di maturazione affettiva.
Nel contesto storico e sociale in cui viviamo le ragazze possono essere sottoposte a pressioni contraddittorie che potrebbero sfociare in frustrazioni e “ribellioni”. Da una parte subiscono un maggior controllo da parte dei familiari mentre dall’altra tenderebbero a realizzarsi in maniera differente dai modelli femminili tradizionali (visibili nei linguaggi, costumi, comportamenti aggregativi e nelle nuove mode). Questi conflitti familiari potrebbero portare anche ad una maggiore precocità delle esperienze sessuali.
Nella scoperta della loro intimità e dei primi scambi sessuali oltre al necking (comportamenti sessuali dalla vita in su) e al petting (dalla vita in giù), possono decidere di fare l’amore (coitarca).
La prima volta è un’affermazione di indipendenza, quindi potenzialmente funzionale alla maturazione biologica, psicologica e sociale. L’età della prima volta è diminuita notevolmente negli ultimi decenni.
Fare l’amore per la prima volta implica il superare le paure legate alle idee irrazionali, conoscere gli atteggiamenti da adottare in quei momenti di intimità e sapere anche le aspettative dell’altro sesso (visto che lo si fa in due).
La ragazza dovrebbe conoscere le misure di sicurezza per tutelarsi dalle infezioni e malattie sessualmente trasmissibili quindi considerare, responsabilmente, la probabilità di una gravidanza.
L’esperienza del piacere (che anche questa si apprende nel tempo e non la si può pretendere) è favorita dall’assenza di ansia a qualsiasi livello, dalla dolcezza e gradualità degli scambi reciproci e dalla qualità degli affetti e sentimenti per il proprio partner.
Come per altre “iniziazioni” nell’arco dell’esistenza, la persona può vivere una gamma diversificata di reazioni emotive che vanno da quelle più piacevoli e positive a quelle invece cariche di ansia e di disagio.
Sulla “prima volta” pesano le idee che la persona ha sviluppato fino a quel momento circa il fare l’amore.
Le aspettative posso avere un ruolo predisponente, in positivo o in negativo, nel condizionare la valutazione dell’esperienza che si andrà a fare.
L’esperienza in sé, come il partner si comporta, il luogo, gli imprevisti sono alcuni degli aspetti concreti che andranno a determinare la qualità del vissuto dello scambio amoroso.
La profondità del legame affettivo e la genuinità dei sentimenti della coppia sono gli ingredienti di sfondo ma di fondamentale importanza per vivere questo momento con serenità e piacere.
nota deontologica: se per chi avesse un età inferiore ai 18 anni è necessario farsi accompagnare da un genitore o che abbia richiesta e consenso sottoscritto da parte di entrambi di loro, nel realizzare una consulenza psicologica e sessuologica.